Quanti di voi hanno pensato di fare una risonanza magnetica a seguito di un brutto mal di schiena?
Tantissimi, a volte su consiglio del proprio medico di base, spesso consigliati da amici e conoscenti.

Artrosi, protrusione discale, bulging del disco
intervertebrale, ernia del disco, perdita delle
fisiologica lordosi lombare
Nel referto troverete sicuramente almeno una di queste brutte cose scritte sopra e andrete a cercarle su google. Dopo aver aperto diverse pagine vi sarete convinti che il mal di schiena sia dovuto proprio a loro, alla maledetta artrosi o allo schiacciamento.
Inevitabilmente si va nel panico perché tutti noi sappiamo che l’artrosi non si cura, che l’ernia necessita della chirurgia e chi più ne ha più ne metta.
STOP

E se vi dicessi che la maggior parte delle volte tutte le brutte cose scritte nel referto non spiegano il vostro mal di schiena?
La scienza ci viene in soccorso, come sempre, e dimostra che non vi sto raccontando una fesseria.
Ecco perché non dovreste preoccuparvi:
- Nel 2014 un team di ricerca decide di effettuare una risonanza magnetica della colonna a 98 atleti (tennisti) di età compresa tra 18 e 57 anni. Il 96% degli atleti mostrava dei cambiamenti alla risonanza magnetica che alcune persone definiscono “anomalie”. Stiamo parlando di artrosi principalmente e protrusioni. Ma dal momento che sono presenti in quasi tutti i casi come possiamo definirle anomalie? Da precisare che tutti gli atleti non avevano alcun tipo di dolore alla colonna!
- In uno studio del 2015 vengono esaminati circa 3000 soggetti senza mal di schiena. Il 37% dei ventenni presenta una degenerazione del disco, senza avere alcun tipo di dolore. La percentuale sale considerevolmente con l’età, difatti negli ottantenni questa degenerazione la troviamo nel 96% dei casi (sarò ripetitivo ma si parla sempre di soggetti asintomatici). Se prendiamo in esame una protrusione discale vediamo come sia presente nel 30% dei ventenni e nel 84% degli ottantenni. Come vedete, piuttosto che il dolore, ciò che salta agli occhi è l’aumentare di questi fenomeni con l’avanzare dell’età.

Stupiti vero?
Normalissimo esserlo. Siete abituati ad associare un dolore a qualcosa che si sia rotto. Pensate all’artrosi come ad un demonio, l’ernia del disco il vostro ostacolo più grande a fare attività fisica.
La scienza ci dimostra il contrario, ed è un’ottima notizia!

Quindi?
- Il referto della risonanza magnetica è solo una piccola parte del puzzle. Non basta da solo a spiegare alcun tipo di dolore. La clinica, ovvero la visita del paziente resta la parte fondamentale ed imprescindibile per dare risposte e trovare soluzioni!
- quelle che comunemente chiamiamo anomalie sono cose normalissime, come le rughe che fanno capolino col passare degli anni!
Tanti pazienti hanno molto dolore senza alcuna “anomalia” nella loro risonanza magnetica e, al contrario, tanti pazienti che hanno poco o addirittura nessun dolore con risonanza “disastrose”.
Chiamiamo anomalie cose che sono
del tutto normali!
Non fidatevi di chi spiega il vostro
mal di schiena guardando una
fotografia!
Dott. Giorgio Donvito
Fisioterapista – Osteopata